domenica 29 gennaio 2017

Lipoedema day, Roma!

Ciao a tutti!
Lo so, lo so, ennesime scuse per il ritardo, anzi, stavolta potrei parlare di fase da dispersa. Le novità da raccontare ci sarebbero anche state e mi scuso per i mancati aggiornamenti, ma la mia consueta grinta nell’affrontare le situazioni è venuta un po’ meno grazie a passate vicende nella comunità delle malate di lipedema che seguivo parallelamente sui social. Perché non ci basta essere ignorate dal sistema sanitario nazionale, non ci basta avere addosso una malattia ingravescente senza cura, non ci basta aver fatto i salti mortali per avere una diagnosi o capirci qualcosa di più: a quanto pare qualcuno ha pensato bene che ci servissero anche le santone di turno che si ergessero a guru del lipedema pur non avendolo o avendolo in forma lievissima, fomentando false credenze quali “se cammini ti passa” e “basta un bendaggio al mese”. Non entrerò nel merito della questione, visto che ho parlato ampiamente nei passati post di che cosa sia il lipedema a livello medico e di che cosa ci si possa servire per migliorare almeno temporaneamente, ma l’unico commento che mi viene da fare è che, se iniziamo a remarci contro anche da sole dandoci delle false malate, non si andrà mai tanto lontano nell’acquisizione di uno straccio di diritto istituzionale.

Per il resto, vi aggiorno con alcune questioni tra le più importanti: ho fatto la conoscenza, tramite amiche lipedemiche, di un chirurgo estetico che si sta dedicando anima e corpo alla nostra malattia: il dottor Pier Antonio Bacci. Dopo aver tenuto un breve intervento in Versilia sul suo programma di depurazione fisica, al quale ho avuto il piacere di assistere, è riuscito a radunare ad Arezzo alcune di noi nel primo Lipoedema day italiano il 18 settembre 2016.
L’incontro ha consistito nella raccolta di dati statistici e nell’illustrazione del lipedema con tutte le problematiche e le varianti che esso comporta, con un approccio che vada al di là della semplice chirurgia, delle semplici terapie fisioterapiche, della semplice sminuita buttandola sul mangiare sano e fare attività fisica. Perché la vera chiave, per questo medico, è la sinergia. La sinergia tra depurazione tramite la dieta per diminuire le infiammazioni, la sana forma fisica tramite il movimento, la positività tramite il sorriso e, se serve, l’intervento chirurgico o le terapie maggiormente raccomandate in base alla gravità del caso. Insomma, basta chiamarsi false malate pigre, ma basta anche piangere del destino avverso senza muovere un dito per noi stesse.

Devo ammettere che un approccio del genere era ciò che cercavo per sentirmi sufficientemente padrona della mia vita e sufficientemente fiduciosa nelle tecniche mediche, senza estremismi dannosi.
Durante l’incontro, ognuna di noi è stata fornita di questionari e di una dieta depurativa pensata per le pazienti, che ho sperimentato personalmente subito dopo. Non la illustrerò qui per non fornirla a persone che potrebbero seguirla senza le adeguate condizioni di salute perché non è un regime leggero, bensì molto rigido. In ogni caso ne è valsa la pena: lo scopo non era perdere dei chili, ma ne ho persi 2-3 in liquidi, il dolore ai tessuti si è attenuato, il linfedema era meno prorompente e gli arti apparivano più sani e con qualche centimetro in meno. Insomma, non ho risolto certo il problema, ma è la dimostrazione del fatto che qualcosa per noi possiamo fare, senza per questo demonizzarci perché non possiamo risolvere da sole l’intero problema. È difficile, ma non impossibile.

Prossimamente si prospetta un secondo appuntamento, a Roma, con il secondo Lipoedema day al RomaInternational Estetica presso Fiera di Roma domenica 5 febbraio alle 10:00. So che il preavviso è poco, ma chiunque volesse partecipare e dare un occhio agli approcci del dottor Bacci è il benvenuto.


Per adesso, un caro saluto! :3